Cucina in spazio di risulta
In un intervento datato la cucina era stata ricavata in un ambiente angusto, probabilmente un vano di passaggio. Mancando gli spazi minimi per la gestione degli ingombri degli arredi e degli elettrodomestici, l’allestimento precedente era costituito da elementi scelti e accostati secondo le caratteristiche puramente dimensionali, con l’evidente penalizzazione di contenitori e fruibilità. Dato il contesto, il budget non poteva essere consistente -noi stessi abbiamo posto un tetto oltre il quale, per coerenza, sarebbe stato fuori luogo agire- e nell’eventualità dell’ingaggio avremmo dovuto limitare ed ottimizzare al massimo ogni sforzo.
Abbiamo accettato la sfida.
L’idea di cucina, composta solitamente da basi pre-assemblate con un top unico sovrapposto, è stata accantonata e ripensata come pannelli verticali e orizzontali in modo da ottimizzati i vani di incasso degli elettrodomestici e i contenitori; questo ci ha consentito di modellare il top per riuscire a ricavare gli spazi di allestimento, fruizione e gestione dei vari comparti della cucina. Ogni elemento, preesistente o proposto, è stato valutato con estrema attenzione in modo da limitare gli sforzi a quelli assolutamente irrinunciabili: anche l’ingombro delle maniglie delle ante è stato considerato con precisione millimetrica.
Alla fine tutto funziona, tutto è facilmente accessibile, la capacità di contenimento è stata aumentata. Complici del risultato sono stati un’azienda di forniture industriali ad alto livello ed una squadra di montatori tecnicamente preparata, disponibile a lavorare su progetti particolari, reattiva e propositiva di fronte ai fuoriprogramma.